D F#m
Dimmi che forma ha la tua felicità,
G D
parlami dei suoi angoli e le curve che lei fa.
F#m
Dimmi se in essa c'è un posto anche per me,
G D
perché la mia felicità comincia anche da te.
[Verse 1]
Am G
E’ un Cerchio il nostro modo di incontrarci e stare insieme,
D A
rotondo il piatto che porgiamo a chi ci chiede un bene.
C G
Non c’è un’uscita o angolo, nascondersi non vale,
D A
tutti protagonisti, spesi per un ideale.
RIT
Am G
Triangolo è quel fazzoletto arrotolato al collo,
D A
una tendina fragile ma che non teme il crollo,
C G
un Dio che da lassù ci guarda e in Tre si fa per tutti,
D A
nessuno escluso dal suo amore: i belli o i farabutti!
RIT
Am G
Quadrato è quel momento in cui facciamo in noi memoria,
D A
i lati di una piazza dove c’è la nostra storia,
C G
ad ogni angolo qualcuno che vuole giocare,
D A
al centro un bene che è comune e tutti vuol toccare!
RIT
Bm A
Il Parallelogramma è un aquilone per volare,
E B
sulle periferie, le porte chiuse da varcare;
D A
una cartina e un azimut ci mostrano una traccia,
E B
se ognuno esca di casa e poi ci metta la sua faccia.
RIT
Bm A
Ma per giocare al meglio questo gioco della vita
E B
e fare in modo che sia una partita mai finita,
D A
è logico, si può giocare solamente insieme
E B
per generare forme sempre nuove e sempre piene.
RIT
E G#m
©AGESCI Roma 139